Orata (36,5%) e salmone (30,8%) si aggiudicano il podio tra i prodotti ittici maggiormente ricercati e acquistati dagli italiani.
A rivelarlo è un’indagine sull’evoluzione dei consumi realizzata da Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) con il coinvolgimento dei ristoranti aderenti al marchio Ospitalità Italiana, il riconoscimento di qualità delle strutture turistiche italiane ed estere promosso da Unioncamere e da Isnart, con l’obiettivo di evidenziare le ultime tendenze in atto nella domanda di prodotti ittici in Italia.
Categoria: Prodotti tipici
A fugàssa into capuçìn, röba da rinscemelî!?
La focaccia nel cappuccino? Ma siamo venuti scemi? (traduzione del titolo dal dialetto genovese). Inzuppare la focaccia nel cappuccino è un piacere inestimabile!...
Il Preboggiòn
Il preboggion è un insieme di erbe spontanee la cui raccolta da sempre viene eseguita un po' in tutta la Liguria, e non solo, acquisendo però da zona a zona denominazioni diverse. Nel Ponente si definiscono erbette, in altre regioni, soprattutto del centro Italia sono note con il nome di crescione.
La focaccia col formaggio di Recco
Sebbene la focaccia col formaggio di Recco conservi origini antiche e sicuramente anteriori al XII secolo, il suo successo come prodotto tipico è relativamente recente e riconducibile ai primi del 1800, quando la ricetta fu riscoperta e promossa da un piccolo gruppo di ristoratori locali.
Le acciughe sotto sale
La zona di produzione include tutto il territorio costiero ligure. le acciughe del Mar ligure vengono conservate tramite salatura, che conferisce alla carne un aspetto compatto e una colorazione che va dal rosa intenso al marrone.
Conosciute come pan do mâ (pane del mare), le acciughe sono uno dei prodotti più pescati del nostro mare e, di conseguenza, uno dei più consumati ed esportati. Grazie al livello di salinità delle acque lungo le coste liguri, le acciughe hanno un gusto in bilico tra sapidità e delicatezza che le rende apprezzabili non solo dai liguri, che le gustano sia fresche che conservate, ma anche oltre i confini regionali.
Già nel Medioevo erano merce di scambio con il Piemonte. a partire dal XII secolo si perfezionò la tecnica della conservazione tramite affumicatura, sott’olio e salatura. la conservazione sotto sale è una tecnica antichissima in Liguria. la particolare morfologia e la posizione geografica regionale (temperatura media annua, tasso di umidità dell’aria e salinità del mare) permettono di ottenere un livello di salagione ottimale e caratteristico.
Le dolcezze del palato
In tutto l’entroterra ligure il miele è uno degli alimenti più genuini che possa esistere in quanto non necessita di alcun trattamento, né per la produzione né per la conservazione. i mieli tipici, prodotti dal nettare della flora dell’entroterra, sono quelli di castagno, di acacia, di erica, di corbezzolo, di millefiori.
La tradizione ligure in cucina
Nell’entroterra imperiese, a Triora, antico borgo dell’alta valle argentina, famoso per alcuni episodi storici legati a processi di stregoneria, si prepara un pane tipico dalle antiche origini. il pane di Triora è un pane tipo casereccio di montagna fatto di farina integrale, ricca di fibre e proteine, dalla forma tonda e larga, riconoscibile per la crusca sul fondo. un tempo veniva cotto nei forni comuni, adagiato sulle foglie di castagne che avevano la funzione di non farlo attaccare alla superficie del forno.
I prodotti del mare
Nella cucina ligure le acciughe sono fra i pesci più presenti nel ricettario: sotto sale, al verde, ripiene, marinate o semplicemente fritte. della famiglia dei pesci azzurri, un tempo denominate pan do mâ (pane del mare), vengono gradevolmente accompagnate da un buon vino
Il basilico
Un capitolo a sé merita il basilico: una delle attività più significative in campo orticolo intrapresa dalla regione Liguria negli ultimi anni, è stata la ricerca varietale che ha portato all’iscrizione del basilico genovese nell’elenco dei prodotti a denominazione d’origine Protetta.
Olio Extravergine d’Oliva Ligure
L'olivo ha conquistato le colline e la montagna che risale dal Mar ligure tra il iii e il iv secolo d.C. ad opera dei monaci benedettini, che in epoca medievale si insediarono a Portofino, sull’isola del tino nello Spezzino, nel Savonese sull’isola di Gallinara e ad Albenga.