Le dolcezze del palato

Le dolcezze del palato

In tutto l’entroterra ligure il miele è uno degli alimenti più genuini che possa esistere in quanto non necessita di alcun trattamento, né per la produzione né per la conservazione. i mieli tipici, prodotti dal nettare della flora dell’entroterra, sono quelli di castagno, di acacia, di erica, di corbezzolo, di millefiori.

Il colore del miele da acacia è giallo chiaro paglierino, quello derivato dal castagno è ambrato, il millefiori varia da tonalità chiara a scura a seconda della presenza di melata. Così come il colore anche il gusto varia: per esempio il miele di castagno risulta tendenzialmente più amaro di quello di acacia o di millefiori.

La costa e primo retroterra tra Varazze e Finale Ligure in provincia di Savona è il luogo di produzione del chinotto di Savona; i frutti vengono confezionati in vari modi: sciroppati, canditi, al liquore, in elisir, come marmellata e come mostarda.

La coltura più estesa, che ha fama mondiale, è quella che si fa in Liguria, nel territorio di Savona, da circa tre secoli. qui i chinotti si estendono in una zona litoranea dai 2 ai 300 m s.l.m., tra Varazze e Finale, spingendosi nelle vallate retrostanti.

Pandolce Genovese

Pandolce genovese ha forma circolare con un diametro variabile tra i 25/30 cm e spessore variabile dai 10/15 cm. l’interno è farcito di pinoli, uvetta, canditi a pezzetti, finocchietto, pistacchi frantumati, il tutto aromatizzato con acqua di fiori d’arancio.  Per antonomasia il dolce tipico del Natale a Genova, dall’aspetto ruvido ma dal contenuto sostanzioso. Gli ingredienti fanno presupporre innegabili origini nel mondo arabo e i mercanti genovesi devono averlo conosciuto durante i loro viaggi e portato a casa dove, nei secoli, fu variato ed arricchito.

Amaretti di Sassello

Gli amaretti di Sassello sono biscotti di pasta di mandorle, di consistenza morbida, dalla forma tendenzialmente rotonda e leggermente piatto. a Sassello la produzione degli amaretti ebbe origine nell’800 e da allora la ricetta è rimasta immutata. Il noto dolcetto viene festeggiato nella sagra omonima ogni mese di luglio. Sassello, piccolo borgo del savonese, è stato il primo paese in Italia ad essere stato insignito della bandiera arancione, il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club italiano, rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

La spongata

La spongata è un dolce tipico di Sarzana e dell’entroterra spezzino; è composto da due sfoglie di farina, che vengono abbellite con rilievi diversi ottenuti dall’utilizzo di antichi stampi in legno. la sfoglia superiore viene bucherellata per permettere il giusto grado di cottura dell’interno. diventa ottimo grazie al ripieno, una sorta di marmellata, custodita tra la sfoglia, arricchita di pinoli, mandorle, spezie e altri aromi. la forma tonda della torta si ottiene, dopo aver unito i due dischi, premendo con un apposito compasso sui bordi. Per tradizione è il dolce delle feste natalizie.  la città di Sarzana è sempre stata un noto crocevia di importanti vie di comunicazione; sorge nella parte terminale della vallata del Magra, a pochi chilometri dall’estuario del fiume, in una zona relativamente pianeggiante a est del fiume, detta appunto Piana di Sarzana. abitata dall’epoca neolitica, offre ancora oggi ai visitatori fortezze, torri e palazzi che richiamano epoche antiche.

Altro dolce tipico dell’entroterra spezzino è il buccellato, una torta dolce da forno a forma di ciambella rotonda con foro centrale, dal diametro di 25 cm circa e dallo spessore di 5 o 6 cm. cosparso di zucchero a velo e il cavagnetto (cestinetto) di Brugnato, un dolce dalla forma di un piccolo cestino con il manico, dentro al quale viene posizionato un uovo intero con il guscio; è tipico del periodo pasquale e fa parte della tradizione locale.

I baci di Alassio

I baci di Alassio sono detti anche baci della riviera e vengono preparati con nocciole, albume, miele, zucchero; la crema che unisce le due semisfere è fatta di cioccolata e panna bollita. la città di Alassio è una delle località balneari più famose della riviera ligure di Ponente, dagli anni cinquanta del secolo scorso meta ambita dei VIP al fianco di altre località come Portofino e San Remo.

La michetta è un piccolo dolce di pasta brioches a forma ovale di panino, quella classica, a forma di nodo, quella più moderna, di lunghezza di circa 4 cm e larghezza 2 cm. è un dolce diffuso in tutta la valle Nervia e in particolare a Dolceacqua, borgo di epoca antica famoso per il suo ponte medioevale, che affascinò anche Claude Monet, per il suo vino rossese amato da papa Paolo III, dai Doria e da Napoleone e per la michetta. Narra la leggenda che le giovani spose confezionarono le michette e le offrirono, quale simbolo della propria verginità, al castellano del luogo che rivendicava il diritto dello ius pimae noctis, e in questo modo raggirarono l’ostacolo.

Canestrelli

Il canestrello è un dolcetto tipico dell’entroterra Genovese (Val d’Aveto, Val Trebbia e Val Varenna), ma anche del Savonese e Spezzino, a forma di ciambella con foro centrale, ottimo a colazione e ancora più appropriato a merenda con il tè o il vino dolce. queste ciambelline di pasta frolla morbide e friabili si riconoscono per la smerlatura del bordo e per l’abbondanza di burro che offre un’indiscutibile bontà.

Le cubaite, di probabile origine orientale, è un dolce diffuso nell’estremo ponente ligure in genere costituito da due cialde al cui interno si pone un ripieno, a base di nocciole, o anche di noci o di mandorle, scorze di arancia e miele. Nella zona era tradizione prepararle in occasione di determinate ricorrenze religiose e festività.

Tratto da: “Liguria, terra di qualità Alla scoperta del territorio ligure attraverso i suoi prodotti”, a cura dell’Agenzia Regionale per la Promozione Turistica in Liguria

Gastronomia ligure